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Diete a confronto: qual è meglio per me?

Indice:

  • Fare la dieta non significa dimagrire
  • La dieta mediterranea
  • La dieta a zona
  • La dieta vegetariana
  • Diete a confronto: conclusioni

FARE LA DIETA NON SIGNIFICA NON MANGIARE

La parola dieta viene ormai associata, spesso e volentieri, al “non mangiare”. Complesse e antipatiche restrizioni che ci permettono di arrivare coi giusti tempi alla tanto attesa prova costume. Quello che vogliamo provare a fare in questo articolo è cercare di sdoganare alcuni preconcetti su questo argomento. Analizzeremo diversi regimi alimentari e cercheremo di capire quale preferire rispetto ad un altro.

Il termine dieta deriva dal greco dìaita, che significa stile di vita; pertanto capiamo già come non sia esclusivamente legato all’alimentazione, ma anche ad altri fattori, come il movimento e più generalmente, lo stare bene.

Questa sana abitudine in realtà non è riconducibile solo ai nostri giorni, ma risale addirittura al tempo degli antichi greci. Infatti Ippocrate, considerato il padre della medicina, scrisse un libro che si chiama proprio “Diaita”, dove individuò proprio nell’alimentazione uno dei punti cardini per la salute e il benessere. In questo contesto iniziamo a conoscere le diete un po’ più “famose”, quelle preferite maggiormente dal collettivo comune.

LA DIETA MEDITERRANEA

Questo regime alimentare nasce da lontano, durante il periodo della Grande Guerra. A quel tempo, ironia della sorte, un fisiologo non italiano, bensì americano di nome Ancel Keys, si rese conto che nel nostro territorio non c’era una particolare incidenza di eventi cardiovascolari, a differenza degli Stati Uniti, dove c’era già questa emergenza sanitaria. Allora si interrogò sul perché, su quali potessero essere le condizioni che favorivano questa forma di protezione a queste patologie. Trovò risposta proprio nella dieta che facevano le persone del territorio basata su carni bianche, cereali, olio extravergine d’oliva, etc.  

Da questa intuizione la dieta mediterranea divenne un modello scientifico ormai seguito da molti, dal quale sono usciti fuori, in termini di distribuzione dei macronutrienti, i seguenti dati:

In realtà l’evoluzione della società, in stretto rapporto con il business ha cambiato un po’ questa dieta, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui gli alimenti vengono messi sul mercato. Spesso, a causa della vita frenetica di tutti i giorni, abbiamo a che fare con grassi di scarsa qualità, carboidrati eccessivamente lavorati e poche proteine. In quest’ultimo caso la società guarda più l’aspetto funzionale che qualitativo, attraverso magari l’inserimento di monoporzioni facili da assumere che vanno, il più delle volte, a discapito della qualità.

Dieta mediterranea

LA DIETA A ZONA

Anche in questo caso c’è lo zampino di uno statunitense, Barry Sears, un biochimico che all’inizio degli anni Novanta ideò questo regime alimentare. Egli si occupò di ricercare un tipo di alimentazione che possa funzionare in prevenzione alle malattie cardiovascolari e arrivò a formulare questa particolare dieta.

Viene definita anche dieta 40 30 30 poiché i macronutrienti sono distribuiti in questo modo:

  • 40% carboidrati;
  • 30% proteine;
  • 30% grassi;

Obiettivo principale di questo regime alimentare è cercare di agire positivamente sul nostro metabolismoMetabolismo Degradazione delle sostanze nutritive con lo scopo di produrre energia..

Premessa: quando mangiamo si alza la glicemiaGlicemia Quantità di glucosio contenuta nel sangue., l’incremento di questo valore è regolato da un ormone, l’insulina. La dieta a zona cerca di raggiungere un equilibrio ormonale mantenendo il giusto rapporto tra insulina e glicemia. L’eccesso calorico non è vantaggioso sotto nessun punto di vista, dall’aumento di peso al rischio di insorgenza di alcune patologie principalmente di carattere metabolico o cardiovascolare. Cercare di controllarlo attraverso una regolazione ormonale può costituire un vantaggio per chi è più soggetto a problematiche di questo genere.

Un altro degli aspetti importanti di questo tipo di alimentazione è la sua flessibilità. Viene infatti suggerita una grande variazione di alimenti e si cerca inoltre di eliminare totalmente il concetto di escludere a priori alcuni cibi.

Dieta carne e verdura

LA DIETA VEGETARIANA

Su questo tipo di dieta ci sono molti dubbi e preconcetti, pertanto cerchiamo fin da subito di chiarire innanzitutto di cosa si tratta.

Iniziamo proprio dalla definizione: alimentazione basata su cibi di origine vegetale che esclude o include, a seconda della tipologia, la presenza di latticini, formaggi, uova e miele. Quindi all’interno dello stile alimentare vegetariano si trovano diversi tipi di modelli che, nella maggior parte dei casi, si distinguono l’uno dall’altro già dalla parola stessa:

  • Modello latto-ovo-vegetariano: con presenza di latte e uova;
  • Modello ovo-vegetariano: con presenza di uova;
  • Modello vegano: esclusione di tutti i prodotti di origine animale, compresi i derivati;

Le motivazioni per cui si sceglie questo tipo di alimentazione sono varie, da chi vuole adottare uno stile di vita più salutare a chi cerca di preservare l’ambiente. In Italia, in questo momento, è uno dei regimi più gettonato; nel 2014 è stato il paese in Europa con il più alto numero di vegetariani.  

Uno dei pregiudizi più grandi sulla dieta vegetariana è che è ricca di carboidrati e povera di proteine. È bene ricordare come i più grandi erbivori assumono ottimi quantitativi proteici. Un gorilla, nonostante mangi erba e bambù tutto il giorno, ne arriva ad ingerire una quantità così elevata che lo porta ad assumere fino a 2,4 grammi di proteine per kilogrammo di peso corporeo. Bisogna anche tenere presente che mangiare troppi legumi o ingerire troppi alimenti ricchi di fibre può creare problemi all’intestino e alle sue funzioni; meglio integrare con proteine d’origine vegetale (soia, piselli, etc.).

DIETE A CONFRONTO: CONCLUSIONI

Nei paragrafi precedenti abbiamo descritto alcune delle diete più in voga al momento. Proprio così, seguire una dieta è ormai diventato come seguire una moda. È assolutamente lecito provare a mantenersi in forma e rispettare il proprio corpo, ma, ci teniamo ancora a ribadire, come queste siano scelte assolutamente individuali.

Quello che va bene per me non è detto che vada bene per il mio migliore amico. Posso provare a dargli consigli basandomi sulla mia esperienza, ma è bene capire che una scelta delicata come la dieta, che ci accompagna nella vita di tutti i giorni, deve rispettare le esigenze e le richieste personali di ognuno di noi.

DIETE IN PILLOLE

  • Fare la dieta non significa dimagrire. La filosofia del non mangiare è un concetto che deve fin da subito abbandonare la nostra testa;
  • La dieta mediterranea. Adottare un regime alimentare ricco di carboidrati può essere funzionale nella vita di tutti i giorni;
  • La dieta a zona. Piano alimentare che si preoccupa di raggiungere un perfetto equilibrio ormonale;
  • La dieta vegetariana. Stili di vita di questo genere possono preservare l’ambiente e risultare più salutari;
  • Diete a confronto: conclusioni. Capire che ognuno di noi è diverso risulta essere la chiave migliore per scegliere il tipo di alimentazione più appropriato.