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Sedentarietà: combattila cambiando le tue abitudini

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Ci preoccupiamo spesso di cosa mangiare per curare le nostre abitudini alimentari. Dalle farine meno raffinate agli alimenti proteici ad alto valore biologicoValore biologico Parametro di valutazione delle proteine che si riferisce alla quantità, qualità e rapporto di amminoacidi essenziali contenuti in esse., o dagli zuccheri meno complessi fino a miracolosi farmaci che ci fanno bruciare grassi. Tutto questo stando comodamente seduti sul divano, aspettando che una manna dal cielo ci salvi dalla nostra precaria condizione di salute. Non ci si rende conto che il problema è un altro e ha un nome: sedentarietà.

Sedentarietà

Per dare una definizione a questo termine proviamo a mettere a confronto due vite completamente diverse: quella del signor Nino e del signor Biagio.

STILI DI VITA A CONFRONTO

Il signor Nino è nato negli anni quaranta e fin da quando ha concluso gli studi ha iniziato a lavorare per un’azienda agricola a 15 km da casa sua. Questi la mattina usciva di casa, prendeva la sua bellissima bicicletta rossa e si recava sul posto di lavoro. Tardo pomeriggio riprendeva il suo compagno di viaggio e ritornava a casa, ripercorrendo quel tragitto. A 60 anni circa è andato in pensione, dopo che ne ha trascorsi più di 40 a bordo della sua bicicletta. Adesso si occupa di mandare avanti la campagna di famiglia, un terreno a circa 10km da casa sua. Quindi la mattina prende la bicicletta, si reca in questa tenuta e continua a lavorare.

Oggi il signor Nino ha 80 anni circa, è in piena forma e continua a raccogliere olive destinate alla produzione di un buonissimo olio.

Il signor Biagio è nato circa quarant’anni dopo il signor Nino e da quando ha concluso gli studi ha trovato posto di lavoro presso un’azienda a 1 km circa da casa sua.

Il signor Biagio la mattina prende la macchina e si reca sul posto di lavoro. La sua mansione prevede di occuparsi delle scartoffie burocratiche in ufficio. Lo sforzo più grande che fa durante la sua giornata è alzarsi dalla sedia per fare un paio di fotocopie.

A 40 anni circa si ritrova con degli amici a fare una partitella di calcio in mezzo alla settimana dove dopo mezz’ora di gioco ha bisogno di un cambio di articolazioni e polmoni.  

COS’È LA SEDENTARIETÀ

Il signor Nino e il signor Biagio hanno vissuto in due periodi storici completamente diversi. Il primo è stato quasi costretto ad effettuare degli spostamenti in bici per recarsi sul posto di lavoro, con il risultato di trovarsi, alla tenera età di 80 anni, a raccogliere felicemente olive nella sua campagna. Il secondo ha certamente avuto a disposizione più agevolazioni per andare al lavoro e, più generalmente, nella vita quotidiana. Nonostante abbia la metà degli anni rispetto al primo, si trova a fronteggiare numerosi dolorini e acciacchi fisici.

Il punto è che nell’arco di poche generazioni non solo si è ridotto l’impegno fisico nei confronti dei nostri genitori e dei nostri nonni, ma viviamo in un ambiente che riduce la nostra capacità di movimento. Ci troviamo spesso a svolgere mansioni che richiedono ore ed ore di inattività seduti immobili. Immobilità che si trasferisce nella vita di casa e nelle attività ricreative, caratterizzate spesso dalla presenza di uno schermo.

Il problema è che l’essere umano si è evoluto per muoversi e per affrontare importanti spese energetiche durante il giorno, la caccia ne è un esempio.

Le conseguenze di questo cambiamento così rapido ed evidente sono a dir poco drammatiche: la sedentarietà ci sta letteralmente uccidendo e deve essere considerata uno dei principali fattori di rischio per la nostra salute.

I RISCHI DELLA SEDENTARIETÀ

L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ci spiega quali sono i principali rischi di chi è abituato a uno stile di vita sedentario:

  • Incremento delle patologie cardiovascolari. L’inattività rende meno efficiente il cuore che ha bisogno di essere continuamente stimolato per pompare sangue in tutto il nostro organismo. In termini pratici, i rischi più comuni riguardano l’insorgenza di ictus cerebrale, ipertensioneIpertensione Condizione in cui la pressione arteriosa a riposo ha valori più alti rispetto quelli normali., diabete, obesità, aumento del colesterolo;
  • Malattie osteo-articolari. Non fare attività fisica indebolisce i nostri muscoli e le nostre articolazioni, con la conseguenza di una maggiore insorgenza di patologie ad essi correlati, come l’artrosiArtrosi Malattia cronica che colpisce le articolazioni. o l’osteoporosiOsteoporosi Malattia dell'apparato scheletrico che aumenta la fragilità delle ossa..
  • Aumento di rischio di tumore, in particolare al colon, al seno e alla vescica;
  • Problematiche psicologiche, come calo dell’umore, ansia e depressione.

Le statistiche attuali indicano che attualmente dal 60 all’85% della popolazione mondiale ha un livello di attività fisica insufficiente. Ma il dato più preoccupante è quello che riguarda la fascia giovanile, infatti la maggior parte dei bambini fino ai 14 anni non pratica nessun tipo di attività sportiva. Questo comporta non solo una involuzione delle capacità fisiche, ma anche un minore sviluppo delle facoltà intellettive.

5 SPUNTI PRATICI

È importante precisare che fare attività fisica non è necessariamente collegato alla pratica sportiva. Muoversi durante la giornata, cercando di evitare superflue comodità, può costituire la tecnica più efficace per combattere la sedentarietà.

Proviamo, attraverso qualche semplice ma importante spunto, a cercare di mettere in pratica tutto quello che abbiamo detto finora:

  • Evitare l’utilizzo di mezzi di trasporto per spostarsi. Parcheggiare a 10 minuti dal luogo in cui ci dobbiamo recare e andare a piedi costituisce una fonte primaria di ricchezza per la nostra salute;
  • Fare delle passeggiate. Camminare è sottovalutato e sono sottovalutati i numerosi effetti benefici che può fornire una bella camminata;
  • Effettuare delle pause quando si guarda la TV. Alzarsi ogni mezz’ora circa piuttosto che stare ore e ore buttati sul divano aiuta a mantenerci attivi;
  • Evitare le comodità quotidiane. Utilizzare una classica scopa piuttosto che una elettrica è una delle tante cose da preferire per evitare l’inattività;  
  • Fare sport. Scontato ma mai banale. Fare attività sportiva risulta essere il mezzo per eccellenza per combattere la sedentarietà.

Facile a dirsi meno che a farsi, starete pensando. Spesso si usa una scusa del genere: “dove trovo il tempo per passeggiare”? A parer mio queste sono giustificazioni che non hanno né capo né coda. Fare due passi durante la pausa pranzo o per recarsi al centro commerciale non sembra essere poi così complicato. Quindi perché trovare giustificazioni piuttosto che cambiare le abitudini quotidiane per ricercare uno stile di vita più sano?

SEDENTARIETA’ IN PILLOLE

  • Stili di vita a confronto. Condurre una vita attiva o meno porta a condizioni di salute completamente diverse;
  • Cos’è la sedentarietà. L’essere umano è nato per muoversi e deve vivere muovendosi;
  • I rischi della sedentarietà. Comprendere i rischi di uno stile di vita sedentario permette di evitarne l’insorgenza;
  • 5 spunti pratici. Correggere le abitudini quotidiane combatte la sedentarietà.